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L’enigma di “All Along the Watchtower”

“All Along the Watchtower” è una delle canzoni più note di Jimi Hendrix, anche se è nata dal genio di Bob Dylan; due grandi e immortali nomi incisi nella storia della musica.

A scriverla è stato Bob Dylan, pubblicata nel 1967 nell’album “John Wesley Harding”. Era il primo lavoro dopo l’incidente in moto che lo aveva costretto ad una lunga pausa. Un nuovo inizio di carriera che lo ha visto tornare alla ruvida essenzialità acustica degli esordi: solo chitarra, armonica e voce.

A renderla immortale è stato Jimi Hendrix, con una cover psichedelica talmente potente e incendiaria da offuscare l’originale di Dylan. Uscita nell’album “Electric Ladyland” (1968), “All Along the Watchtower” di Hendrix si piazzò in vetta alle classifiche, inaspettatamente, vendendo più di ogni altra sua canzone precedente. Hendrix l’aveva trasformata, metabolizzata, rigenerata al punto da creare quasi un brano originale.

Una versione che piacque molto anche a Bob Dylan che in seguito nei suoi concerti la ripropose con il nuovo arrangiamento di Jimi Hendrix. Dylan è stato un punto di riferimento molto presente nell’evoluzione musicale di Hendrix:

Tutte quelle persone a cui non piacciono le canzoni di Bob Dylan dovrebbero leggere i suoi testi. Sono piene delle gioie e della tristezza della vita. Io sono come Dylan, nessuno di noi può cantare normalmente. A volte suono le canzoni di Dylan e le trovo così simili a me che sembra quasi che le abbia scritte io.

Sentivo “Watchtower” come una canzone che avrei potuto fare io, ma sono sicuro che non l’avrei mai finita. Pensando a Dylan, credo che non sarei mai stato in grado di scrivere le parole che riesce a tirare fuori, ma vorrei che mi aiutasse, perché ho un sacco di canzoni che non riesco a finire. Metto qualche parola sul foglio e non riesco ad andare avanti. Ma ora le cose stanno migliorando, sono un po’ più sicuro di me stesso”. – JIMI HENDRIX

“All Along the Watchtower” è forse la più esoterica tra le canzoni di Dylan, un testo enigmatico con molti richiami biblici, da sembrare scritto con il libro di Isaia sottomano (pur senza rinnegare la sua origine ebraica, la Bibbia cristiana è sempre stata il testo guida di Dylan).

Tutta la canzone è giocata in chiave allegorica, le interpretazioni e i livelli di lettura sono innumerevoli; è uno dei testi più controversi di Dylan la cui efficacia compositiva nell’unire parole e musica è indiscussa, tanto da essere stato premiato con il Nobel per la Letteratura nel 2016 per aver “creato nuove espressioni poetiche all’interno della tradizione della canzone americana”.

Jimi Hendrix – “All Along the Watchtower” (1968)



In “All Along the Watchtower” i riferimenti storici e biblici sono così tanti ed evidenti da rendere palese la volontà di Dylan di voler celare un messaggio contemporaneo attraverso il racconto di una storia antica come la distruzione di Babilonia. È proprio Isaia a parlare di una “torre di guardia” (the watchtower) a preannunciare la caduta di Babilonia.

“There must be some way out of here” said the joker to the thief
“There’s too much confusion, I can’t get no relief.
Businessmen, they drink my wine, plowmen dig my earth.
None of them along the line know what any of it is worth”


“Dovrebbe esserci una via d’uscita” disse il giullare al ladro, “Qui c’è troppa confusione non riesco a trovare conforto / Uomini d’affari bevono il mio vino, contadini arano la mia terra / nessuno di quelli in fila conosce il valore di tutto questo.

La prima strofa del brano presenta subito i due protagonisti, un giullare e un ladro, e sembra mettere davanti ai nostri occhi una moderna Babilonia (spesso utilizzata come sinonimo di “confusione”), piena di gente pronta ad approfittare della minima occasione.

Nelle parole del giullare c’è chi ha letto le parole di Cristo alla ricerca di una via d’uscita al Male che pervade il mondo. Uomini d’affari bevono il vino, contadini scavano la terra: forse un riferimento al sangue (il vino) e al corpo (la terra) di Cristo offerti in remissione dei peccati? Seguendo questa lettura il verso “nessuno di quelli in fila conosce il valore di tutto ciò” potrebbe descrivere i cristiani in fila per ricevere la comunione, senza capire il significato profondo di quell’azione.

“No reason to get excited”, the thief, he kindly spoke
“There are many here among us who feel that life is but a joke
but you and I we’ve been through that and this is not our fate
so let us not talk falsely now, the hour is getting late”.


Non ti devi preoccupare” disse gentilmente il ladro / “Sono in molti qui tra noi che hanno la sensazione che la vita sia solo un gioco / ma tu ed io siamo andati oltre e questo non è il nostro destino / così non parliamo ingiustamente adesso si sta facendo tardi”.

Nella seconda strofa il ladro risponde al giullare: se prima il giullare si lamentava che gli venisse rubato tutto, ora il ladro si lamenta di chi considera la vita solo come un gioco, uno scherzo. Si rimproverano quasi l’uno con l’altro, ma entrambi sanno che non è quello il loro destino e qualcos’altro li attende.

Seguendo la spiegazione biblica il ladro potrebbe essere il buon ladrone, al quale Gesù sulla croce annuncerà che presto sarà con lui in Paradiso; e il giullare chi invece pensa che sia tutto uno scherzo, i membri del Sinedrio e i soldati romani che schernivano Gesù.

Ma qui entra in gioco un’altra chiave di lettura: ladro e giullare potrebbero essere il Bob Dylan uomo e il Bob Dylan artista, riferimento che vale anche per Jimi Hendrix. Forse un momento di crisi dell’artista che cerca una via d’uscita dai “businessmen” e i “plowmen” che si arricchiscono alle spalle del suo lavoro e della sua bravura, che cercano di controllarlo e scavare dentro di lui. L’uomo e l’artista stanno pagando il successo a caro prezzo.

All along the watchtower, princes kept the view
while all the women came and went, barefoot servants, too.

Outside in the cold distance a wild cat did growl
two riders were approaching and the wind began to howl.


Per tutto il tempo alla torre di guardia i principi stavano all’erta / le donne andavano e venivano, anche i servi a piedi nudi. / Fuori in lontananza un puma ringhiò / due cavalieri si stavano avvicinando e il vento incominciò ad ululare.

Ecco la terza e ultima strofa. Qui inizia la storia: il ladro e il giullare sono due cavalieri che si dirigono insieme, uniti nei loro ideali, verso la torre di guardia (the watchtower). C’è paura, si sente il pericolo, tra premonizioni e minacce il racconto si conclude con l’ululare del vento… forse lo stesso vento carico di risposte di “Blowing in the Wind”?

Questi versi sono stati interpretati come una chiara ripresa dal Libro di Isaia (21:8-9) in cui si legge: La vedetta ha gridato: «Al posto di osservazione (watchtower), Signore, io sto sempre, tutto il giorno, e nel mio osservatorio sto in piedi, tutta la notte. Ecco, arriva una schiera di cavalieri, coppie di cavalieri». Essi esclamano e dicono: «È caduta, è caduta Babilonia! Tutte le statue dei suoi dèi sono a terra, in frantumi».

“All Along the Watchtower” annuncia la caduta di Babilonia, la sede della corruzione e del male del mondo, per tutto il testo, senza però nominarla mai. I due cavalieri, il ladro e il giullare, stanno arrivando ad annunciarne la caduta?

Forse il vento che soffia (“the wind began to howl”) potrebbe essere un riferimento agli Angeli del Signore che si schierarono su Babilonia e cominciarono ad agitare le ali, creando un vento così forte da distruggere tutta la città.

Forse il giullare e il ladro sono la stessa persona: Bob Dylan da un lato e Robert Allen Zimmerman dall’altro. Il giullare è la rock star che sembrava aver preso il sopravvento nella stagione all’inferno che aveva preceduto il disco “John Wesley Harding” e il ladro il cantautore che Dylan ha preso coscienza di essere nella nuova fase della sua carriera.

Ma il testo potrebbe anche alludere, in senso più generico, alla parte umana, terrena, dell’uomo in contrapposizione all’anima spirituale. Il giullare oppresso dalle ingiustizie della vita, viene contrapposto alla figura del ladro che ha l’assoluta tranquillità di chi è giunto ad un livello più alto di conoscenza.

O forse sono solo due uomini che cavalcano verso il loro destino, in fuga da un mondo corrotto che li rendeva miseri e patetici.

Non lo sapremo mai, Bob Dylan ha lasciato a noi ascoltatori la conclusione della storia.

Bob Dylan – “All Along the Watchtower” (1967)

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9 Comments

  • Reply
    Marco
    20 Settembre 2020 at 14:41

    Molto, molto interessante.

  • Reply
    Salvatore
    9 Luglio 2022 at 09:15

    Bellissima esposizione complimenti e grazie perché questo brano ( vers. Hendrix) mi ha sempre suggestionato

  • Reply
    Salvatore
    9 Luglio 2022 at 09:18

    Bellissima esposizione, complimenti questo brano mi ha sempre colpito, è potente e suggestivo. Grazie per il post

  • Reply
    Tony
    29 Novembre 2023 at 23:01

    perfetto

  • Reply
    Daniele
    21 Gennaio 2024 at 05:32

    E se la canzone avesse anche riferimenti politici? A sfondo satirico? Io so che è stata usata più volte il film ambientati nel periodo della guerra fredda e che ne evidenziavano i paradossi, le fallacie e in buona sostanza facevano satira sulla situazione, so che è stata usata in quel capolavoro di “Full Metal Jacket” e anche in un altro film spettacolare: “Watchmen” tratto dall’omonimo fumetto scritto da Alan Moore e disegnato da Dave Gibbons. il fumetto aveva lo scopo di destrutturare larchetipo tipico del supererore classico e riscriverlo, inserendo i supereroi in un mondo credibile e realistico, tutte le vicende sono narrate nel 1985 (in una realtà però ucronica e messa molto peggio della vera storia). Per essere sintetici: tutta la filosofia del fumetto ruota intorno alla massima latina “quis custodiet ipsos custodes?” che si tradice in “chi controlla i controllori” o in “chi sorveglierà i sorveglianti stessi?” Il film da cui è tratto è praticamente identico al fumetto, e viene appunto usata questa canzone nella colonna sonora del film, io mio sono cercato il significato delle altre canzoni presenti nella colonna sonore del film, e ognuna di loro aveva un significato preciso satirico e politico che rappresentava bene determinati temi, temi tratti appunto anche nel film stesso (e nel fumetto), dunque mi chiedo: e possibile che anche questa canzone abbia un’interpretazione simile?

  • Reply
    Da chiosa nasce chiosa – 431. – Antonio Gaggera
    17 Marzo 2024 at 08:11

    […] All Along the Watchtower è una canzone di Bob Dylan, pubblicata nel 1967, con l’album John Wesley Harding. Un brano acustico, tipico del primo Dylan, essenziale musicalmente, con un testo pieno di riferimenti biblici, interpretabile in diversi modi, senza che l’autore, forse furbescamente, abbia mai dato la sua spiegazione. Per chi volesse approfondire, riporto il link a un bell’articolo trovato in rete: All Along the Watchtower – articolo su Musicologica.it […]

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