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E pensare che “I Will Always Love You” doveva cantarla Elvis


Il 25 novembre 1992 nei cinema americani usciva una delle love story più amate di tutti i tempi: “Guardia del corpo” (The Bodyguard) con Kevin Costner nei panni della guarda del corpo della famosa pop star e attrice di fama mondiale Whitney Houston, nel ruolo quasi di se stessa.

Film cult reso famoso anche dalla canzone “I Will Always Love You” un successo mondiale e ad oggi la colonna sonora più venduta di sempre con oltre 45 milioni di copie vendute. Solo il singolo si piazzò in vetta alle classifiche con oltre 16 milioni di copie vendute e Whitney Houston fu la prima artista donna nella storia a raggiungere questo primato. Un successo che ha trasformato “I Will Always Love You” nella sua canzone simbolo, un connubio imprescindibile tanto che è impossibile non pensare all’una senza collegarla immediatamente all’altra.

Se state leggendo questa premessa nella rubrica #DisCover sapete che c’è qualcosa che sto per dirvi: “I Will Always Love You” di Whitney Houston è una cover. Ed era anche già sta stata la colonna sonora di uno, anzi due, film di successo. La canzone originale è della regina del country Dolly Parton e l’idea di utilizzarla come colonna sonora del film è stata di Kevin Costner. Una lunga storia in cui stava per entrare anche Elvis, ma partiamo dall’inizio.

“I Will Always Love You” è stata scritta nel 1973 da Dolly Parton e non è una canzone d’amore in senso stretto. Nasce come addio al sodalizio artistico tra lei e Porter Wagoner, suo partner per 7 anni nello show televisivo “The Porter Wagoner Show”, programma che lanciò la sua carriera e la portò a diventare una delle star di maggior successo della storia della musica country.

Non una canzone d’amore, ma una dichiarazione di amicizia e di stima per un amico da cui aveva deciso di separarsi. Il giorno dopo averla scritta Dolly Parton la cantò a Porter Wagoner per informarlo così della decisione che aveva preso e per esprimergli ciò che provava: «ho scritto questa canzone per dire: “Ecco come mi sento. Ti vorrò bene per sempre, ma devo andare”». La storia racconta che Parton fosse in lacrime alla fine del pezzo e che abbia detto: è la canzone più bella che io abbia mai sentito.

Dolly Parton – “I Will Always Love You”


La dolce e malinconica ballata country “I Will Always Love You” è stata pubblicata il 4 aprile 1974 e fu un successo dell’epoca. Scelta da Martin Scorsese per il film “Alice non abita più qui” del 1974, nel 1982 fu reincisa per la colonna sonora di “Il più bel Casino del Texas” di Colin Higgins, in cui la Parton recitava insieme a Burt Reynolds.

C’è ancora un grande colpo di scena (mancato): “I Will Always Love You” stava per essere cantata anche da Elvis Presley che se n’era innamorato e aveva chiesto di poterne incidere una sua versione. Dolly Parton era interessata, ma i manager di Elvis avevano chiesto anche la cessione di parte dei diritti, sembra circa del 50%, e lei rifiutò.

Le mie canzoni erano tutto ciò che avrei lasciato alla mia famiglia. La gente diceva che ero stupida. Ho pianto tutta la notte. Avrei ucciso per sentirlo cantare la mia canzone. Ma alla fine, quando Whitney la registrò, sono stata contenta di non aver ceduto.

Dolly Parton (intervista su Mojo, 2004)

Dieci anni dopo la trasformazione: da malinconica ballata country con banjo e chitarra alla hit Pop che tutti conosciamo. Era il 1992, durante le riprese del film “Guardia del corpo”, Whitney Huston inizialmente avrebbe dovuto registrare una cover di “What Becomes of the Brokenhearted” di Jimmy Ruffin, ma quando i produttori si accorsero che era già stata usata come colonna sonora del film “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” (1991) cambiarono idea. E fu proprio Kevin Costner (che era anche il co-produttore del film!) a suggerire di utilizzare “I Will Always Love You” intuendo che sarebbe stata perfetta per lei:

Ho detto: “Questa è una canzone molto importante in questo film”. Non mi importava che fosse già passata in radio. Non mi importava. Ho detto: “All’inizio la faremo anche a cappella. Ho bisogno che sia a cappella perché fa capire quanto le piaccia quel ragazzo, tanto da cantare senza musica”.

Kevin Costner
Whitney Houston – “I Will Always Love You”


Ed è proprio alla radio che Dolly Parton ascoltò per la prima volta la nuova versione della sua canzone:

Ho acceso la radio e all’improvviso ho sentito la parte a cappella. Sentivo che era qualcosa di familiare, e poi quando mi sono resa conto di quello che stavo ascoltando, quando Whitney è arrivata al ritornello… ho dovuto fermare la macchina perché mi sentii il cuore quasi balzare fuori dal mio corpo.

Ha preso quella mia semplice canzone e l’ha resa così potente, tanto che è diventata quasi la sua canzone. Alcuni artisti dicono: “Ooh, odio il modo in cui hanno rifatto la mia canzone” o “Quella versione non era ciò che avevo in mente”. Io penso sia meraviglioso che le persone possano prendere una canzone e interpretarla in molti modi diversi.

E pensare che la sceneggiatura del film fu scritta da Lawrence Kasdan nel 1975 e doveva avere come protagonisti Steve McQueen e Diana Ross, ma fu giudicato troppo controverso per l’epoca. Venne riproposto a fine anni ’70 con Ryan O’Neal al posto di McQueen, ma fu bloccato dopo la separazione tra O’Neal e Diana Ross. In totale è stato respinto 67 volte!

Non era nemmeno certo fin dall’inizio che la parte andasse a Whitney Houston che tra l’altro non è nemmeno la ragazza tra le braccia di Kevin Costner nella locandina del film, è una controfigura! Ma questa è un’altra storia…

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2 Comments

  • Reply
    Luca Garbin
    18 Novembre 2019 at 19:54

    Questa è proprio un Chicca con la C maiuscola ❤…ma dove le trovi!!!
    Molto molto bella la versione originale, anche se l’interpretazione di Whitney è, e rimarrà sempre, da pelle d’oca.

    • Reply
      Angela Forin
      19 Novembre 2019 at 09:20

      Ciao e grazie Luca! Anche a me piace molto la versione originale, più dolce e intima senza nulla togliere alla splendida voce di Whitney! Il motto di Musicologica è “audio – video – disco” (ascolto, osservo, imparo), missione compiuta! 😉

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