Per il #disCover della settimana vado a scomodare una leggenda del Rock. Leggenda lei: Patti Smith; leggendario il pezzo: “Because the Night”. Uno dei più grandi successi della “sacerdotessa” del rock. Cantautrice, poetessa, amata e discussa, idealista e potente, Patti Smith è un vero e proprio mito che ha segnato la storia del Rock. Con la sua voce febbrile e un carisma potente ha superato generazioni fino a diventare un’icona vivente.
I suoi primi dischi hanno gettato le basi della nascente new wave, proiettati verso avanguardia, improvvisazioni jazz e con una solida base nel rock’n’roll. La storia di “Because the Night” comincia qui, dopo quel concerto del 23 gennaio 1977 in Florida dove cadde dal palco e si fratturò due vertebre. Iniziò un inferno che finì un anno dopo, il 3 marzo 1978, con l’uscita dell’album “Easter” (Pasqua, la Resurrezione), preceduto il giorno prima dall’uscita del singolo “Because the Night”.
“Easter” è un disco che abbraccia il rock’n’roll con lo stile unico ed elegante di Patti Smith. Un disco, oggi storico, che unisce Rock e Poesia; ma i produttori volevano anche qualcosa di diverso, più radiofonico, il classico singolo con cui lanciare l’album. Fu un caso: accanto allo studio in cui registrava Patti Smith, stava registrando anche un giovane Bruce Springsteen quello che poi sarà “Darkness of the Edge of Town” (1978).
Il produttore era lo stesso: Jimmy Iovine. Springsteen aveva scritto un paio di canzoni per Patti Smith, in particolare ce n’era una di cui aveva composto la musica e mancava il testo, tranne il ritornello “Because the night belongs to lover” che il futuro “Boss” in quella demo canticchiava sussurrando. Il pezzo, narra la leggenda, non aveva posto nell’album di Springtseen, Iovine intuì subito il potenziale e consegnò la cassetta a Patti Smith.
La Smith di prima battuta si rifiutò addirittura di ascoltarlo, non voleva che qualcuno le dicesse cosa mettere in un suo disco.
Ogni giorno Jimmy mi chiamava e mi chiedeva: “Hai ascoltato la canzone” e io “Non ancora, lo farò”. E allora mi chiamava di notte. “Cosa stai facendo?” “Niente, sto scrivendo” “Hai ascoltato la canzone? Ascoltala!” “Lo farò, lo farò”.
Patti Smith
Fu proprio una notte a cambiare il destino di “Because the Night”. Una notte in cui Patti Smith aspettava una telefonata, che sembrava non arrivare mai, del suo amore allora segreto Fred Smith, il chitarrista degli MC5, che diventerà poi suo marito e padre dei suoi figli.
«Quella sera avevo un appuntamento telefonico con Fred – racconta la Smith – Mi avrebbe dovuto chiamare alle 19.30, non vedevo l’ora di ricevere le sue telefonate più di ogni altra cosa al mondo. Non c’era nulla che potesse cancellare la mia telefonata con Fred. Le 19.30 passarono, immaginavo fosse successo qualcosa dato che non aveva chiamato… Il tempo passava e io ero fuori di me. Non riuscivo a concentrarmi. Guardandomi attorno notai la cassetta, era lì. La ricordo ancora. Era una normale casetta. Ho pensato: “Ok, la ascolto”.
Ho preso il mio piccolo lettore portatile, l’ho messa dentro e ricordo che la guardavo mentre iniziava a girare, aspettando che il telefono suonasse… era in La, la mia tonalità; un inno; grande ritmo. L’ho ascoltata, me lo ricordo, in piedi da sola. Ci sono alcune cose del mio passato che non riesco a ricordare, ma questa la ricordo secondo per secondo. Stavo lì, ho scosso la testa e penso di aver detto ad alta voce: “Questa è una dannata canzone di successo“.
Fred non mi chiamò almeno fino a mezzanotte, ma a mezzanotte avevo già scritto tutto il testo. Tutto il testo. Era fatto. Di solito lavoro per mesi sul testo di una canzone, solo molto raramente le finisco in una notte. È buffo che si intitoli proprio “Because the Night”».
Have I doubt when I’m alone
da “Because the Night”
Love is a ring, the telephone
Love is an angel disguised as lust
Here in our bed until the morning comes
Come on now try and understand
The way I feel under your command
Take my hand as the sun descends
They can’t touch you now
Can’t touch you now, can’t touch you now
Una dichiarazione d’amore che sarà il suo più grande successo, di cui all’epoca sì pentì definendolo “una merda commerciale”. Forse per allontanarsi dal tritacarne mediatico del successo, per non diventare un prodotto di consumo e rischiare di trasformarsi in uno dei tanti artisti usa e getta.
Patti Smith: «Era un dilemma morale per me. Ho pensato: lui mi ha dato una canzone che diventerà molto famosa, quindi la mia prima canzone famosa sarà scritta da qualcun altro – o qualcuno che non è nella mia band. È giusto?» .
“Because the Night” è l’unione di due grandi artisti: Bruce Springsteen e Patti Smith, un’unione di musica e parole. Una fusione che ha creato un successo immortale, un inno del Rock.
Springsteen ha dichiarato nel 2010: «Era una canzone d’amore e in realtà non ne stavo scrivendo in quel momento. Quella canzone è la grande canzone mancante di “Darkness On The Edge of Town”. Non avrei mai potuto finirla bene come lei. Patti era nel mezzo della sua relazione con Fred ‘Sonic’ Smith e l’ha scritta e cantata in un modo che è stato semplicemente meraviglioso».
Patti Smiht: «Questa canzone mi ha seguita. Non posso cantarla senza pensare agli anni ’70. Vedo una vita intera in una canzone. Ho incontrato Fred nel ’76. Molti dei ricordi della mia vita, le mie speranze, i miei sogni sono legati a quell’incontro e sono in qualche modo legati a questo pezzo. È una canzone che attraversa decenni. Non è un pezzo che facevo una volta, è una canzone che sembra viva ogni volta che la canto».
Nota: i virgolettati di Patti Smith sono presi da un’intervista rilasciata a Billboard che potete leggere integralmente qui.
No Comments